…con Google. Anzi, con il Comitato Consultivo per il diritto all’oblio di Google.
Il Comitato infatti sta raccogliendo “…testimonianze e opinioni pubbliche relativamente ai problemi emersi dalla recente sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea” attraverso una richiesta ufficiale di testimonianza e opionioni pubbliche. L’iniziativa – che appare assai interessante per tematiche e metodologia – prevede un form nominativo, con la possibilità di inserire commenti e documenti di supporto (position paper, ricerche, sondaggi, ecc.) e la richiesta di disponibilità a offrire la propria testimonianza (previa selezione da parte del Comitato) in occasione di “incontri pubblici con esperti” che saranno organizzati in differenti sedi europee. Questo il calendario:
- 9 settembre a Madrid, Spagna
- 10 settembre a Roma, Italia
- 25 settembre a Parigi, Francia
- 30 settembre a Varsavia, Polonia
- 14 ottobre a Berlino, Germania
- 16 ottobre a Londra, Regno Unito
- Novembre o dicembre (in data da definirsi), Bruxelles, Belgio
Insomma per molti versi l’iniziativa rappresenta un bell’esempio di intelligence delle fonti aperte, di creazione, gestione e validazione di un network di (potenziali) fonti oltre che di approccio interdisciplinare (la richiesta di testimonianza non è rivolta a specifiche expertise o profili accademici predefiniti) alla questione, necessità – per quanto riguarda l’Osint – ampiamente rappresentata anche nel draft di Open Source Intelligence Abstraction Layer.
Per quanto ci riguarda (e per quanto dovrebbe riguardare anche la community dell’intelligence in senso ampio) sarà molto interessante seguire lo sviluppo di questa iniziativa e discuterne i risultati, soprattutto dal punto di vista metodologico.
Ad ogni modo la domanda è spontanea: sarà poi possibile richiedere a Google l’oblio delle testimonianze offerte?